Chiese
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> Chiesa di S. Maria dell'Itria (1776)

Sorge nella parte pič alta della cittā e forma, insieme con l'annesso monastero, detto comunemente Badia Grande, il complesso monumentale pių imponente della cittā.
 Fu fondata nel 1380 dal conte Guglielmo Peralta, che fu uno dei quattro vicari del regno di Sicilia dopo la morte di Federico III, e ricostruita di pianta tra il 1776 e il 1784 su progetto dell'ing. Luciano Cambino di Trapani.(Il titolo ITRIA č abbreviazione di Odegitria che vuol dire: colei che indica la via).

La facciata, dallo schema compositivo estremamente semplice nel primo ordine, simile ad altre antiche chiese di Sciacca, assume slancio imponente e preziositā barocche grazie alla sovrastante scenografica loggia e all'attico.
L'interno, a una sola navata, con sei cappelle, tre per lato, č ricco di decorazione in oro zecchino e di opere d'arte. Sull'altare maggiore, č una tela raffigurante Maria SS. dell'Itria e ai lati due tele S. Michele Arcangelo a dx, e Angelo Custode a sx opere di Gaspare Testone. Dello stesso pittore sono gli altri dipinti che sono: a dx sul primo altare Santa Scolastica, sul secondo Sacra Famiglia, sul terzo S. Benedetto che rovescia gli idoli e scaccia i demoni da Monte Cassino; a sx sul primo altare Martirio di S. Eufemia, sul secondo Il  transito di S. Giuseppe (quest'ultimo dipinto sul modello del discepolo Mariano Rossi).

"In questa chiesa riposano le ossa della famiglia Peralta e Luna" (Cusmano). Altari e pavimenti sono tutti di marmo rosso di Sciacca. In chiesa c'è pure una lapide seporcrale delle religiose,sebbene esse siano sepolte nella tomba che si trova dentro la clausura. Le gelosie a petto d'oca con decorazione in oro zecchino sono opera dei fratelli Salvatore e Vincenzo Cannella saccensi.

Tratto dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone"

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