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Palazzo Frangipani
In
origine comprendeva l'ex casa Bonsignore, demolita alcuni anni or
sono, e la casa dell'avvocato Alba, situata tra vicolo Frangipani
e via Garibaldi. E da vari anni disabitata perchè pericolante a
causa di gravi lesioni subìte in seguito al sisma del' 68. Nel cortile
dell'ex casa Bonsignore c'era una robusta scala gotico-catalana,
del tutto simile a quella esistente nel cortile del Palazzo Fazello
e di vari altri edifici di età catalana (Palazzo di Federico Perollo,
casa Montalbano ecc.), mentre sul lato sud della casa dell'avv.
Alba è l'interessante finestra bifora con colonnina tortile, sicuro
avanzo dell'antica casa dei Frangipani. Anche
sul lato orientale dell'edificio, rimaneggiato nel corso dei secoli
e specialmente in età barocca, sono da notare ai lati due balconi
settecenteschi e tra essi altri due dei quali uno in origine finestra
con cornice lapidea quattrocentesca.
I Frangipani di Sciacca erano un ramo della famosa famiglia omonima
di Roma. Sempre
nella via Garibaldi, al n. 35, è la casa Curti-Misuraca che appartenne
al notaio Vincenzo Ficani. Lo
stemma in cima al fabbricato (un leone
che regge con la zampa sinistra una rosa) è infatti della famiglia
Ficani. Di fronte
è la piazzetta Mario Amato dove al n. 3 è una interessante casa
del secolo XIX che fu la dimora del palermitano Paolo Governale
(le cui iniziali P. G. possono leggersi sulla rosta posta sopra
il portone. All'interno, degno di nota l'androne con portone ad
arco scemo sorretto da due colonne, e al primo piano l'appartamento
(attualmente abitato dalle signorine Maria e MarianPiiccio, parenti
del Governale) che conserva in massima parte l'arredamento originale
del' '800 e alcuni dipinti fra i quali notevole uno raffigurante
S. Rosalia, opera di artista palermitano (si crede).
(Il governale si trasferì a Sciacca a causa del colera che infieriva
a Palermo e rimase a Sciacca in seguito a matrinionio. La casa fu
acquistata da altro proprietario...). Sulla stessa piazzetta prospetta
il PALAZZO FICANI con ingresso al n. 7. L'edificio, ristrutturato
verso la fine dell'
'800, ingloba elementi di una più antica costruzione a
dibita un tempo a fondaco. All'interno conserva
in una stanza il soffitto decorato dal celebre pittore siciliano
Francesco Lojacono (Palermo, 1838-1915). All'esterno, sotto la crosta
dell'intonaco, si intravedono qua e là alcuni elementi originari
fra cui un arco a sesto acuto in vicolo Frangipani.
Tratto
dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone"