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Palazzo Inveges
Che
fu dimora della nobile famiglia Inveges, una delle più cospicue
di Sciacca nel Sei Settecento. L'edificio, oltre ai balconi con
le originarie ringhiere a petto d'oca e le mostre delle finestre
dell'ammezzato, conserva il più sontuoso portale barocco della città.
Al
n° 26 è da notare la lapide che ricorda che:
IN
QUESTA CASA NACQUE
IGNAZIO SCATURRO
STORICO DI SCIACCA E DELLA SICILIA
SCIACCA 08.05.1882 - ROMA 28.09.1956
Sempre in via Roma, al n° 40 è la Casa Mazza la cui facciata
è un rifacimento degli anni trenta in stile Liberty su disegno dell'ing.
Vincenzo Scaturro
che fu allievo del palermitano Ernesto Basile,
uno
dei più estrosi
e geniali maestri del Liberty
in Italia.
Giova ricordare che tra
la via Roma e il parallello vicolo Samaritano, detto una volta del
Fossato (forse dal fossato che correva lungo le antiche mura normanne
o dalle fosse del grano del vicino Caricatore), secondo la tradizione
locale era il cimitero degli Arabi.
Nella zona nel 1880 fu rinvenuto un cippo sepolcrale con epigrafe
in caratteri cufici anteriore si crede, al sec. XII, già pubblicata
da Michele Amari nella sua raccolta di epigrafi arabe. Nello stesso
luogo nel 1890 furono trovati due frammenti di una stele marmorea
con epigrafe (che è una formula coranica allora usata in Sicilia)
in lettere arabe dipinte a fresco, forse del periodo normanno, tradotta
e pubblicata da mons. B. Lagumina.
Tratto
dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone"