Palazzi
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> Palazzo Montaliana

Un altro antico edificio che, stando allo stemma collocato in alto sul cantonale tra corso V. E. e vicolo Arone, appartenne ai Montaliana, una delle pił cospicue famiglie di Sciacca, estinta dal 1726, di antica origine germanica, dalla Romagna venuta in Sicilia al seguito dei Normanni e presente a Sciacca sin dal tempo della contessa Giulietta.
Questa famiglia "gloria, decoro ed onore di Sciacca", a detta del Savasta, "fu aderente al Conte Luna" durante le tragiche giornate del Caso di Sciacca. Cian Filippo Montaliana, barone de! Nadore, uno dei quattro giurati della cittą, condannato al carcere dalle autoritą vicereali, insieme con i suoi colleghi, per non avere preso alcun provvedimento contro le efferatezze compiute dal conte Sigismondo Luna, finģ i suoi giorni nella fortezza di Messina.

La costruzione quattro-cinquecentesca, manomessa da rifacimenti ottocenteschi all'interno, all'esterno conserva, quasi integre, strutture e forme originarie, tra le quali sono da notare una grande apertura accecata (edicola?) a due spioventi dai vertici ornati con tre grosse palle scolpite nella pietra, che prospetta sul vicolo Arone, e l'artico, in origine merlato, come quello dello Steripinto e di altri palazzi tardo medievali di Sciacca, e da diversi anni tompagnato.
 

Tratto dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone"

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