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Palazzo Tagliavia
L'edificio,
di notevoli dimensioni, interessa per la bellissima scala coperta
all'interno del vasto cortile, in stile barocco. Sul muro occidentale
che guarda sul cortile Bono, che in origine era una via coperta
con uscita attraverso un arco gotico, che, murato, si può ancora
vedere dal vicolo La Marca, è uua bifora con elegante davanzale
del sec. XV, che è quanto avanza di un antico edificio inglobato
in quello attuale.
In cima alla colonnina della bifora, lo stemma raffigurante un leone
che abbraccia una colonna è della famiglia Abbracciabene, oggi estinta.
Più
oltre, ai numeri civici 184-186-1 88, è un fabbricato di civile
abitazione, dalla facciata in rustico, che ingloba i muri perimetrali
di una chiesa costruita nel 1603, ad iniziativa di alcuni nobili
saccensi per la confraternita di S. Maria dell'Itria e trasformata
in casa privata in seguito allo scioglimento della stessa nel 1780.
Di questa antica chiesa, oltre a due alte lesene, di gusto rinascimentale
(simili a quelle del presbiterio della
chiesa di S. Domenico,
lato prospiciente
la stessa via V.E.) che si notano ai
lati del prospetto, si conserva nella chiesa madre una seicentesca
statua lignea, raffigurante, la Vergine dell'Itria, opera di
Giov. Pietro de Angelis, scultore di monte
S.
Giuliano (Erice).
Tratto
dal libro "Sciacca Terme - Guida Turistica di Salvatore Cantone"